Movie Studio Series

 

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Sempre per la serie “meglio tardi che mai”, ho finalmente recuperato uno dei primi Studio Series usciti, un Decepticon il cui omonimo G1 è uno dei miei personaggi preferiti e che è fra i robot del primo film meglio trasposti dalla versione classica a quella “Bayformer”, ovvero il buon BRAWL, vittima però di una la castroneria del solito Michael Bay, dato che il regista si inpuntò per chiamarlo “Devastator” nel lungometraggio, alla faccia del reparto marketing di Hasbro! ^^’

 

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Protagonista del primo film d'animazione del 1986, HOT ROD è diventato da subito una figura di primo piano nel pantheon dei Transformers, ovviamente complice anche la sua metamorfosi in Rodimus Prime, il successore di Optimus al comando degli Autobot, ma anche come semplice stereotipo del “giovane” ribelle e testacalda. E’ stato quindi ovvio vederlo fra i primi modellini ad uscire per la sotto linea Studio Series 86, ma un po’ meno invece trovarselo nella classe dei Voyager, scelta magari un po’ antipatica per quello che è a tutti gli effetti un Deluxe anche se più elaborato della media, come andremo a vedere.

 

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Nonostante l'ibridazione con i più classici G1 della sottolinea 86, la Movie Studio Series prosegue imperterrita a presentare i Transformers apparsi nei film dal vivo, e finalmente quest'anno tocca anche a quelli rimanenti dello spin-off dedicato a Bumblebee: praticamente pochi minuti di cameo su Cybertron, ma entrati nella storia del brand e nel cuore dei fan, ormai, con personaggi storici come Wheeljack, Brawn, i Seeker e SOUNDWAVE con dei look perfettamente bilanciati fra i G1 ed il “realismo filmico”, e poco importa se gran parte di questi manco si trasformano in quelle scene, no?

 

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In un film spin-off come quello di BUMBLEBEE, con i robot protagonisti che si contano sulle dita di una mano, è plausibile che questi esibiscano più di un aspetto nel corso del lungometraggio, in modo da  aggiungere un po’ di ciccia alla sennò sguarnita linea di giocattoli, con addirittura il protagonista eponimo che arriva a sfoggiare fino a 4 “abiti” diversi, primo fra tutti quello originale Cybertroniano, rappresentato infine in questo Deluxe Studio Series “B-127”.

 

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Il pensiero che salta in mente quando ci si imbatte nell'ennesima versione aggiornata di un personaggio classico è sempre quello: era necessario? Per fortuna il più delle volte sì, dato che la tendenza è quella a migliorare, ma spesso resta comunque l'amaro in bocca per la versione precedente, che magari era pure ben lontana dall'essere quella definitiva, ma di sicuro aveva i suoi bei pregi. E’ il caso anche per GNAW, lo Sharkticon Studio Series Deluxe che soppianta quindi il precedente Legend di Titans Return, davvero indovinato nonostante la stazza minuta.

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